Text 1 | Il “Lagnusa” Nero d’Avola è un vino rosso siciliano che fa di un difetto una qualità. Già, perché “lagnusa” in siciliano significa pigra, poco produttiva: una connotazione dunque negativa, se non fosse che per un vigneto la bassa produttività è spesso indice di alta qualità. Così è infatti per quest’etichetta di Feudo Montoni, che si caratterizza in fase di degustazione per un’anima balsamica che accompagna lo svolgersi di profumi e sapori sia al naso che al palato. Una bottiglia in cui il Nero d’Avola viene innestato su viti prefilossera, garantendo così un profilo genetico particolarmente interessante.
Questo “Lagnusa” è un Nero d’Avola in purezza che nasce da viti la cui età supera i 35 anni, situate in vigneti posti a circa 600 metri sul livello del mare e coltivate con il metodo della spalliera. La particolarità sta nel fatto che le piante sono innestate su vecchie viti madri di Nero d’Avola “Vrucara” – cru aziendale sopravvissuto all’epidemia di filossera –, e grazie a questa particolare tecnica d’innesto si ottengono uve dal DNA unico. Il mosto fermenta in contenitori di cemento, svolgendo anche la malolattica. L’affinamento si svolge in tre tappe: 20 mesi in cemento, 4 mesi in botti e infine, dopo le operazioni di imbottigliamento svolte da Feudo Montoni, altri 4 mesi direttamente in vetro. |